MURATURA “SANDWICH”: tale soluzione ha avuto un grande successo con l’emanazione della Legge 373/76, ottenendo un indiscusso aumento dell’isolamento termico, ma compromettendo decisamente l’inerzia termica e, nel caso di impiego di pannelli isolanti impermeabili, la traspirazione. Tale soluzione venne impiegata anche come struttura portante, con evidenti problemi di legatura del muro.

MURATURA CON “CAPPOTTO” ESTERNO: rispetto al “sandwich” migliorano l’inerzia termica e la resistenza meccanica, ma viene compromessa in modo decisivo una prerogativa fondamentale delle murature: l’assorbimento dell’energia gratuita passiva. Energia che, riscaldando gli strati esterni, permette sopratutto nelle mezze stagioni di eliminare gli accessi di umidità che naturalmente si vengono ad accumulare nei periodi invernali. In pratica, con il cappotto, l’unica fonte di riscaldamento del muro è l’impianto di riscaldamento; questo può rappresentare un grave problema soprattutto nelle murature vecchie con malte ormai esauste, dove il riscaldamento esterno almeno aiutava a mantenere la muratura asciutta.

MURATURA IN TERMOLATERIZIO CON BLOCCHI RETTANGOLARI: tali blocchi vengono prodotti per la loro facilità di movimentazione in fornace mediante pinze automatiche e perchè la geometria rettangolare “riempie” al meglio gli spazi nell’essicatoio e nel forno. La geometria rettangolare però mantiene un elevato ponte termico nell’accoppiamento tra blocco e blocco e, essendo la muratura costituita nello spessore da un blocco solo, vi è continuità materiale tra interno ed esterno, con evidenti pericoli di infiltrazioni di umidità.
